Che cosa posso fare per convincere la mia compagna o il mio compagno a smettere di fumare?

Una domanda che ci viene posta regolarmente negli spazi di discussione di Stop-tabacco.

Vorresti che la tua compagna o il tuo compagno smettesse di fumare. Vorresti darle/gli una mano per uscire dal tabagismo. Tuttavia, quando provi a discuterne l’atmosfera si fa molto tesa…

 

È la persona che fuma che deve decidere di smettere – se qualcun altro decide al suo posto non funzionerà mai. Smettere una volta per tutte, infatti, richiede veramente molta motivazione! Di solito, chi cerca di convincere a tutti i costi la sua compagna o il suo compagno ottiene solo un effetto controproducente, poiché l’altra/o avrà l’impressione che le/gli si sta facendo la predica e, probabilmente, si sente anche in colpa.

Tuttavia, il tuo atteggiamento può essere indirettamente incoraggiante, e spingerla/o a prendere in considerazione la possibilità di cambiare. Mostrale/gli che sei aperta/o alla discussione. Non esitare a dire – senza metterti a rimproverare – che la sua abitudine di fumare ti dà fastidio e che sei pronta/o a darle/gli una mano. Ecco alcuni consigli che possono esserti d’aiuto:

Ciò che bisognerebbe fare

  • Soprattutto, non giudicare: ricorda che la nicotina è una droga!
  • Ricordati che lei o lui è innanzitutto una vittima del suo consumo. Questo suo consumo è una cattiva soluzione a un problema reale.
  • Prendi nota di ogni sua iniziativa positiva. Non risparmiare i tuoi complimenti sul modo in cui si veste, sul pasto che ha cucinato o sulle sue attività sportive… Il desiderio di cambiare si manifesta più facilmente se ci si sente apprezzati o valorizzati.
  • Presta attenzione, ascolta: molto spesso la persona che fuma è giunta a questo punto perché era già molto ansiosa o addirittura depressa.
  • Aspetta il momento giusto per parlarne (un momento senza tensione).
  • Esprimi le tue preoccupazioni in merito alla nocività del tabacco per la salute, senza accusare o giudicare.
  • Mostrale o mostragli tutto ciò che potrebbe permettersi con i soldi risparmiati sulle sigarette (link verso il contatore).
  • Forniscile o forniscigli informazioni che corrispondono al suo stato d’animo.
  • Condividi con lei o con lui le tue osservazioni, i segni che ti fanno preoccupare.
  • Chiedile o chiedigli come percepisce il suo consumo: è un problema? Quali ritiene siano invece i vantaggi?
  • Se ammette di avere difficoltà a smettere di fumare, prova a vedere con lei o lui come trovare un aiuto appropriato, rivolgendosi a una/uno specialista.

Ciò che bisognerebbe evitare

  • Banalizzare il problema per evitare che se la prenda.
  • Tacere le tue preoccupazioni quando invece ne hai molte.
  • Provare a risolvere il problema al suo posto (ad es. gettando i posacenere).
  • Argomentare, insistere, cercare di convincerla o convincerlo a tutti i costi.
  • Esprimere giudizi («non hai forza di volontà»).
  • Fare la morale («non fai nessuno sforzo»).
  • Sottovalutare la natura del problema («in fin dei conti che cosa ci vuole? basterebbe smettere!»).

Che cosa innesca il cambiamento?

Riportiamo qui sotto un passo tratto da un libro dedicato al «colloquio motivazionale» (Miller, 2006), una tecnica di comunicazione che pone la motivazione al centro di qualsiasi processo di cambiamento e che presta particolare attenzione al ruolo svolto dall’ambivalenza che caratterizza l’atteggiamento della persona che consuma rispetto al suo problema. Un cambiamento comportamentale costruttivo sembra avvenire quando la persona lo collega a qualcosa che fa parte dei suoi valori propri, qualcosa di importante e caro al suo cuore. La motivazione intrinseca al cambiamento avviene in un’atmosfera di accettazione e rinforzo, che permette alla persona di esplorare, sentendosi sufficientemente al sicuro, il suo presente, che può essere doloroso, e di metterlo in relazione con le sue aspettative e i suoi desideri. Spesso la persona rimane fissa sulle sue posizioni, non perché non è in grado di identificare ciò che è «sbagliato» nella sua situazione, ma perché ha almeno due opinioni sulla questione. Per riuscire a uscire da questo labirinto, bisogna piuttosto cercare di esplorare il suo punto di vista e di seguirla in ciò che prova, cercando ciò che conta veramente per lei.

Testimonianze pubblicate sul sito Stop-tabacco.ch

Bryan, 42 anni :
« Per quanto mi concerne, penso che le persone attorno a me non avrebbero mai potuto aiutarmi a uscire dal tabagismo. Infatti, sono persuaso che l’impulso non poteva venire che da me, direttamente da me. Quando avevo 20 anni, ho smesso di fumare una volta per far piacere ai miei amici e alla mia famiglia. Ho resistito 18 mesi e poi ho ceduto! Penso che il sostegno delle persone che ci sono vicine sia importante quando si fa il grande passo, ma prima??? Quando le persone che ti vogliono bene desiderano vederti smettere, si fanno coinvolgere troppo emotivamente e ti «spingono» al limite. Non può uscirne niente di positivo! Penso anche che sia importante attirare l’attenzione delle persone che non fumano sul fatto che per smettere ci vuole più di qualche settimana, anzi… ci vogliono mesi per lasciarsi il tabagismo alle spalle! Le persone attorno a me hanno dato subito per scontato che avevo smesso una volta per tutte e non hanno capito i miei alti e bassi. Senza i miei amici di Stop-tabacco e il loro sostegno incondizionato, non credo che sarei riuscito a resistere!

Nicole, 43 anni
Ho avuto fortuna. Mio marito mi ha dato una mano, in primo luogo smettendo anche lui non appena ha saputo che volevo sbarazzarmi della sigaretta. E ha saputo essere attento e empatico senza giudicare o dare consigli. Nonostante tutto, e soprattutto col passare del tempo, per chi sta vicino a una ex-fumatrice o a un ex-fumatore è molto difficile capire che non fumare resta uno sforzo. La demoralizzazione che molti provano dopo aver smesso non aiuta certo a vedere in termini positivi l’atteggiamento di chi li circonda… Se potessi dare un solo consiglio alle persone che ci stanno vicine, sarebbe quello di mostrarci che sono felici che non stiamo continuando a fumare.

Sofiane, 58 anni
L’aiuto, a volte il forcing che ti viene imposto o la carota che ti viene tesa sono inutili: smettere è una qualcosa del tutto personale. Chi smette per far piacere a qualcuno è destinato a fallire. D’altra parte, quando ci siamo finalmente liberati dalla sigaretta, l’ascolto di chi ci sta vicino è importante. Questa persona dovrebbe:

accettare:
1) i nostri silenzi
2) la nostra mancanza di concentrazione
3) i nostri umori (euforia, pianti, talvolta crisi)
4) le nostre notti spezzettate
5) la nostra fatica

en évitant:
1) di porre troppe domande
2) di paragonarci al tale o al tal altro
3) di impietosirsi su di noi

cercare di
1) essere semplicemente presente
2) tenerci per mano
3) rispettare il nostro malessere (uno sguardo basta).

Riferimenti :

  • William R. Miller, Stephen Rollnick, « L’entretien motivationnel, aider la personne à engager le changement », InterEditions, 2006.